Si fa sempre più urgente il ribaltamento di una politica fine a se stessa,disattenta alle urgenze della vita civile, ai bisogni delle famiglie e più ancora alla formazione culturale e morale dei ventenni e dei trentenni. I quali non possono continuare nell’illusione attendendo un lavoro che non verrà . Rimbalza l’avvertimento del cardinale Angelo Scola: Sì, è tempo di cambiamenti coraggiosi. Non si può rassicurare un giovane senza lavoro dicendogli che ha tutto un futuro davanti. Un giovane non avrà mai il suo futuro se non cominciamo a dargli il suo presente.
Per questo ha significato particolare il Convegno svoltosi, sabato 4 febbraio 2012, presso l’Auditorium della Magione, con la partecipazione di studenti, operai, professionisti e docenti, sul tema Costruire il Domani – Formazione Moderna dei Giovani. Presidente Giulia Adamo, moderatore Katia Mammana, relatori Giovanna Gonzales, M. Giovanna Maselli, Rosario GiuĂ©, Manlio Lombardo, Giusy Di Gaetano.
Della relazione di suor Maselli, docente di religione al Liceo Umberto, pubblichiamo alcuni passaggi di particolare significazione.
In una società influenzata dal nichilismo culturale ed etico, è una vera sfida per l’educazione far cogliere al giovane, spesso deluso dalla stessa politica e riluttante nel concepire impegni profondi e definitivi, che l’impegno nel sociale è un preciso dovere del cristiano. Partecipare attivamente alla vita pubblica trova il suo fondamento nella natura dell’uomo, per questo è bene per il giovane imparare a vivere responsabilmente la propria fede nel rispetto del pluralismo culturale, della giusta laicità e autonomia dello Stato e delle Istituzioni, autonomia che è sempre in relazione a Dio creatore.3Credoche sia di capitale importanza nell’azione educativa trasmettere alle giovani generazioni che, come sapientemente insegna il Concilio Vaticano II, la comunità politica e la Chiesa sono indipendenti e autonome l’una dall’altra nel proprio campo. Ma tutte e due, anche se a titolo diverso, sono a servizio della vocazione personale e sociale degli stessi uomini
Come trasmettere questi valori alle giovani generazioni? Credendo nell’efficacia dell’opera educativa confermata soprattutto dalla testimonianza della vita, cercando, cioè, di essere modelli credibili. I giovani sono molto sensibili e attenti alla coerenza tra le parole, la fede e la vita dei loro educatori; la dicotomia tra quanto si dice e ciò che si vive, a cominciare dalle piccole cose di ogni giorno, renderebbe all’istante inefficace e dannosa l’azione educativa.