Pagine: 114
Immagini: 51
Anno di pubblicazione: 1987
È la prima monografia, datata 1987, con note introduttive di Gemma Salvo Barcellona e Maria Riccobono. Si offre come scoperta di un pittore, che eredita la violenza espressionista, tendente a un informale, saturo di eros e di cromie magmatiche.
Poetica del colore, selvaggia e fascinosa, che espande le sue radici nell’humus dell’avventura pittorica europea, che si alimenta dell’inquietudine di intelletto e cuore, che si manifesta quale visione della realtà umana per metà terra e per metà cielo. Un’esplosione vitale che si riversa sulla tela sino a trasbordare offrendo sensazioni e sentimenti, la passione dell’eros e la paura di thanatos, i frammenti infuocati di una luce che penetra la trama delle tenebre.
Non ci si trova dinanzi a una pittura che procede per stilemi, o che si abbandona ai dondolii di una corrente, o che faccia parte di una “vogue†legittimata da pseudo principi metafisici. L’arte è qui esaltazione e silenzio. Si origina nell’ispirazione, in una interiorità audace che tenta di rappresentare il sublime dell’uomo nella dimensione dell’esistere.
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