di Domenico Spinosa
Museo Diocesano, Patti (Messina)
1996
Via Crucis di turbamenti, strutturata di luce. La quantità materica, una volta preponderante, perde consistenza e si dirada. Non si azzera la tattilità , anche se si decanta. Spinosa tende a un equilibrio dell’immagine che, smaterializzandosi, visualizzi, in una radiografia struggente, la passione del Figlio dell’Uomo. Nei primi piani che focalizzano le ombre lucescenti di visi e occhi la forma pura del colore si fa trasparenza fino allo svelamento del divino nelle sembianze della carne.