2015
Una epifania della creazione nella esegesi di un’artista argentina che sente nella natura e nelle sue cromie l’incanto della bellezza donata all’umanità . Lei definisce Cantico della natura questa sua opera d’arte, concepita nell’unità della composizione, per cui le 24 finestre formano una sola narrazione del cosmo, con il sole roteante nell’azzurro, la luna silente nella notte, le montagne svettanti, gli uccelli ebbri di infinito, splendenti di verde i paesaggi, profumati i fiori.
Perforano due pareti della chiesa le vetrate immettendo nell’aula liturgica visioni ed emozioni che si rinnovano con il mutare continuo della luce che bagna di sé, della sua fantasia policroma, l’intero perimetro. Suscita stupore e pace il complesso pittorico delle vetrate che intende essere omaggio lieto alla Vergine della Pace.