La carne, la Bibbia e l’arte

Testo: Giovanni Bonanno -La carne, la Bibbia e l'arte
Editore: Thule
Anno di pubblicazione: 2006

La carne del Logos evangelico è carne di Dio, dell’uomo e del mondo. Svelamento dell’Essere. Mostra l’umanità, si rapporta alla concretezza della vita. Non è puro corpo, contenitore di spirito, ma carne che sente, soffre crede, ama, spera. Abbraccia l’invisibile. Lucida l’affermazione di Michel Henry nel chiarire la differenza tra corpo e carne nella significazione della pratica divina: Nel fango della terra vi sono solo corpi, non carne. Qualcosa come una carne non può venire e non ci viene che dal Verbo. Nella fenomenologia della comunione di corpo e carne il Verbo entra a far parte del rapporto, essendo trascendente divenuto immanente, che svela il volto dell’Absconditus. Carne che è elemento dell’Essere, partecipe di tempo e spazio, della realtà storica, del suo divenire nel dramma di ogni giorno. Fa parte del presente e mira al futuro come enigma del cosmo. Nella carne entra il Logos, che di essa si nutre e si veste, facendo risplendere del Kadosh biblico. Divina carne, segno del pulchrum trascendentale, secondo l’accezione di Tommaso d’Aquino, che possiede la drammaticità della carne umana.

 

2- 2006 Letteratura & Spiritualità